mercoledì 4 luglio 2012

Il pesto "moderno"






E' arrivata l'estate e come ogni estate mi dedico al mio piccolo "orto/giardino" sul balcone di casa, nulla di che, qualche vaso di basilico, salvia, origano, peperoncini e fiori a volontà! E' arrivato il momento di raccogliere il basilico e perchè non farci un buon pesto? Pochi semplici passi e il gioco è fatto.
Occorre innanzitutto raccogliere il basilico facendo attenzione a tagliare parte finale dei rametti facendo attenzione che nei rami restanti vi sia qualche fogliolina che sbuca cosi' da garantire la rigenerazione.
Riempire il lavandino d'acqua fredda dove mettere a bagno le foglie di basilico staccate dai rametti, sciacquare bene, colare e lasciare asciugare le foglie su un canovaccio riposto sul tavolo.

Nel frattempo preparare pecorino romano, grana padano, pinoli, aglio e olio di oliva (l'olio extra vergine potrebbe risultare eccessivamente saporito e alterare il sapore del basilico), il tutto quanto basta e soprattutto in base alla quantità di basilico a disposizione e ai gusti di ognuno.

Utilizziamo un frullatore (ecco perchè ho definito il pesto "moderno" ) in cui andremo a frullare prima il pecorino romano e il grana con abbondante olio. Aggiungiamo poi il basilico, i pinoli e uno spicchio d'aglio. Se risulta essere troppo asciutto aggiungere altro olio.
Frullare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto cremoso da regolare eventualmente con dell'altro olio.

Mettere il pesto in piccoli vasetti e aggiungere un filo d'olio in superficie cosicchè si conservi meglio.

 Et voilà e ora potremmo fare due trofie con pesto, patate e fagiolini!


giovedì 1 settembre 2011

Restaurando e dipingendo....

Buongiorno,
eccoci tornati da un'estate calda ed intensa. Vi proporrò una delle attività che mi hanno impegnato in questa ultima settimana d'estate: il restauro di un mobile. Ne avete uno in disuso perchè fuori moda o rovinato? Oppure volete semplicemente dare un tocco di colore alla vostra casa? Ecco la soluzione.

Materiale:
- mobile
- carta vetrata e smalto per legno qualora necessario
- smalto all'acqua bianco
- pennelli

- colori acrilici
- nastro adesivo di carta
- vernice finale protettiva trasparente

Procedere con la rimozione della polvere dal mobile con un panno inumidito. Qualora vi siano imprecisioni o crepe nel legno occorre passare della carta vetrata per rimuoverle e qualora necessario applicare dello stucco per legno. Lasciare asciugare e passare con un pennello di medie dimensioni o se preferite con un mini-rullo lo smalto ad acqua facendo attenzione a procedere sempre nella stessa direzione.

 Lasciare asciugare almeno 12 ore e procedere con la seconda mano ed attendere altrettante 12 ore.



Una volta ottenuto un colore omogeneo procedere con la decorazione. Io ho scelto i girasoli da realizzare su due delle 4 antine del mio mobile caratterizzate da una cornice interna in rilievo. Si procede col dipingere l'oggetto scelto con dei colori acrilici e poi si lascia asciugare.
Qualora non siate pratici con la pittura potete applicare della carta di riso decorata (carta da decoupage) con della colla vinilica.
Ora si hanno due alternative:
- lasciare che l'oggetto realizzato o applicato spicchi nel bianco assoluto

oppure
- isolare e far si che l'attenzione si focalizzi sulla decorazione.

Se vogliamo ottenere quest'ultimo effetto occorre colorare la cornice interna o, qualora non sia presente nel mobile, possiamo realizzarla semplicemente tracciandola con una matita o con del nastro adesivo e colorarla con i colori acrilici. Io ho scelto di richiamare il giallo dei petali dei girasoli.

Il giorno successivo, una volta che tutto il colore sia bene asciutto, possiamo procedere col passare una vernice protettiva trasparente a base di acqua (fare attenzione che non sia a base acquaragia).



....ed ecco che il nostro mobile è pronto a ricevere complimenti....

mercoledì 27 luglio 2011

... con le mani in pasta...

Buonasera,

sono ricomparsa sui "nostri schermi" dopo una lunga assenza dovuta a svariati motivi, che vi risparmio.
Torno con tanta voglia di "cucina". Vi propongo la mia modesta ricetta per fare il pane dopo il successo riscosso tra le mura di casa nel week end appena terminato.
In primis vi consiglio la farina di grano duro (1 Kg), provenienza Altamura che è ottima per un pane "tradizionale". Occorre poi olio di oliva, un cubetto di lievito di birra, un pizzico di zucchero.

Fate sciogliere in un bicchiere d'acqua tiepida un cubetto di lievito di birra, aggiungete 2 cucchiaini di sale fino e 1 1/2 cucchiaio d'olio di oliva. Mescolate sino ad ottenere un composto cremoso.
Mettere in una terrina 1 kg di farina di grano duro, fare un "buco" al centro in cui andare a versare il preparato di lievito, aggiungere un pizzico di zucchero, mescolare ed aggiungere acqua tiepida con moderazione sino ad ottenere una buona elasticità. Ribaltare dunque su una tavola di legno infarinata su cui andremo ad impastare il tutto.

Una volta che l'impasto ha una consistenza elastica ed omogenea, coprire con un panno e lasciare lievitare per 3/4 ore.

Al termine della lievitazione, impastare nuovamente dando forma alla nostra "pagnotta", effettuare due incisioni con il coltello sulla parte superiore e infornare nel forno preriscaldato a 200 gradi per 45 minuti circa su di una teglia leggermente unta.

Valutare poi la cottura in base alla doratura ed eventualmente inserendo uno stuzzicadenti nel pane per verificare che l'interno sia cotto (sarà cotto se lo stuzzicadenti risulta essere asciutto).

Beh che dire, buon appetito!!!!

Sono ben voluti eventuali consigli, nella vita non si finisce mai di imparare!

domenica 19 dicembre 2010

Natale....

Eccomi di nuovo qui dopo una lunga assenza. Purtroppo tra tesi e lavoro ho avuto poco tempo da dedicare a me stessa e, di conseguenza, al blog.
Torno in occasione dell'arrivo del Natale.
Un momento carico di significato religioso, ma anche un momento per ritrovarsi in famiglia e con gli amici per rinnovare i sentimenti. Infatti dietro ad un regalo deve esserci l'intento di dimostrare o ricordare ciò che si prova oppure ringraziare colui o colei che riceve il pensiero. Non deve essere un impegno, un peso, un regalo deve essere una gioia sia per chi lo fa sia per chi lo riceve.
Superiamo l'ottica materiale del Natale, considerando che tutto ciò che di materiale c'è ssia solo un mezzo per il raggiungimento di fini superiori: la gioia, l'amore, il festeggiamento, il ritrovarsi.
Proviamo a vivere questo Natale senza lasciarci opprimere dallo stress dei preparativi, ma dalla gioia e dalla serenità che dovrebbero accompagnare tutto ciò.

sabato 2 ottobre 2010

Torta alle nocciole

Se non lo avete ancora capito sono molto golosa ;-) e un giorno si e l'altro pure faccio una torta.
Oggi vi proporrò la ricetta di una ciambella alle nocciole ideale per la colazione.

Difficoltà: *****
Tempo di preparazione: 40 min

Ingredienti:
- 5 uova
- 150 gr di zucchero
- 200 gr di nocciole tritate
- 7 fette biscottate

Procedimento:
Montare gli albumi a neve.
Lavorare i tuorli con lo zucchero sino ad ottenere una consistenza cremosa.
Unire ai tuorli lavorati le nocciole e le fette biscottate tritate, usando un setaccio ed infine gli albumi. Mescolare il tutto con un cucchiaio di legno, lentamente.
Imburrare una "ciambelliera" e versare il preparato ottenuto.
Infornare per 30 min a 180 gradi.
Lasciare raffreddare e cospargere di zucchero a velo.

Buon appetito!!!

mercoledì 29 settembre 2010

Grande occasione!

Oggi si festeggia! Ho ricevuto una cattedra in un istituto privato. Si tratta di poche ore, ma è un'occasione imperdibile.
Adoro insegnare, fare il possibile per riuscire a trasmettere le passione per gli argomenti che tratterò e far sì che lo studio non sia una tortura, bensì un arricchimento. Insegnerò economia aziendale ed economia politica, materie che generalmente vengono odiate dai ragazzi ;-), ma proverò ad evitare che ciò avvenga (speriamo in bene :-( )
Quando ero sui banchi di scuola immaginavo come avrei gestito una classe, come avrei potuto tenere a bada una gabbia di leoni ed ora eccomi qui, ho la possibilità di scoprirlo. Non saranno 30, ma credo che il primo approccio sarà comunque duro.
Approccio duro o morbido? Comprensiva o meno? ... Aiuto!!!!