domenica 19 dicembre 2010

Natale....

Eccomi di nuovo qui dopo una lunga assenza. Purtroppo tra tesi e lavoro ho avuto poco tempo da dedicare a me stessa e, di conseguenza, al blog.
Torno in occasione dell'arrivo del Natale.
Un momento carico di significato religioso, ma anche un momento per ritrovarsi in famiglia e con gli amici per rinnovare i sentimenti. Infatti dietro ad un regalo deve esserci l'intento di dimostrare o ricordare ciò che si prova oppure ringraziare colui o colei che riceve il pensiero. Non deve essere un impegno, un peso, un regalo deve essere una gioia sia per chi lo fa sia per chi lo riceve.
Superiamo l'ottica materiale del Natale, considerando che tutto ciò che di materiale c'è ssia solo un mezzo per il raggiungimento di fini superiori: la gioia, l'amore, il festeggiamento, il ritrovarsi.
Proviamo a vivere questo Natale senza lasciarci opprimere dallo stress dei preparativi, ma dalla gioia e dalla serenità che dovrebbero accompagnare tutto ciò.

sabato 2 ottobre 2010

Torta alle nocciole

Se non lo avete ancora capito sono molto golosa ;-) e un giorno si e l'altro pure faccio una torta.
Oggi vi proporrò la ricetta di una ciambella alle nocciole ideale per la colazione.

Difficoltà: *****
Tempo di preparazione: 40 min

Ingredienti:
- 5 uova
- 150 gr di zucchero
- 200 gr di nocciole tritate
- 7 fette biscottate

Procedimento:
Montare gli albumi a neve.
Lavorare i tuorli con lo zucchero sino ad ottenere una consistenza cremosa.
Unire ai tuorli lavorati le nocciole e le fette biscottate tritate, usando un setaccio ed infine gli albumi. Mescolare il tutto con un cucchiaio di legno, lentamente.
Imburrare una "ciambelliera" e versare il preparato ottenuto.
Infornare per 30 min a 180 gradi.
Lasciare raffreddare e cospargere di zucchero a velo.

Buon appetito!!!

mercoledì 29 settembre 2010

Grande occasione!

Oggi si festeggia! Ho ricevuto una cattedra in un istituto privato. Si tratta di poche ore, ma è un'occasione imperdibile.
Adoro insegnare, fare il possibile per riuscire a trasmettere le passione per gli argomenti che tratterò e far sì che lo studio non sia una tortura, bensì un arricchimento. Insegnerò economia aziendale ed economia politica, materie che generalmente vengono odiate dai ragazzi ;-), ma proverò ad evitare che ciò avvenga (speriamo in bene :-( )
Quando ero sui banchi di scuola immaginavo come avrei gestito una classe, come avrei potuto tenere a bada una gabbia di leoni ed ora eccomi qui, ho la possibilità di scoprirlo. Non saranno 30, ma credo che il primo approccio sarà comunque duro.
Approccio duro o morbido? Comprensiva o meno? ... Aiuto!!!!

lunedì 27 settembre 2010

...ad un passo dalla fine

Oggi ho tentato di mettere insieme gli ultimi pezzi del puzzle. Ora si tratta solo di metterci tanta buona volontà e rivedere il tutto secondo le indicazioni del buon lawyer( il mio relatore è un avvocato). Dice che ho la penna facile (ehm...non è un'allusione ad altro, anche se potrebbe sembrare ;-)), ossia mi lascio travolgere dall'argomento e, piuttosto che proporre un'analisi oggettiva dei fatti, tento di ottenere una trasposizione. Quindi, nonostante il contenuto vada bene, devo riuscire a "deromanzare" il tutto.
Spero di riuscire a farlo senza versare lacrime :-(. Sapete ho passato l'estate a lavorare sulla tesi, ci sono affezionata ormai e comprenderete che, nonostante le soddisfazioni che ne derivano, è pur sempre una tortura non avere la mente libera e godersi le vacanze. Oltre a ciò, ho a dir poco stressato il mio ragazzo che pazientemente mi sostiene in questo percorso. Qualche mese fa gli dicevo : "Tesoro, non ti preoccupare quando finirò gli esami sarà tutto diverso" e ora: "Tesoruccio...manca solo la tesi, dai quando finirò sarò più tranquilla", però forse sarà il caso che metta le mani avanti dicendogli: "Tesoruccio tesorino, dovrò inziare a preparare l'esame di Stato"... Ecco... spero la prenda bene :-).
Torno a lavoro.

martedì 21 settembre 2010

Anniversario

Oggi è il nostro anniversario... un giorno come un altro, ma che porta la mente a ripercorrere i momenti magici trascorsi insieme e il cuore a provare forti emozioni.

Un piccolo festeggiamento, un pensiero, ma ciò che conta è racchiuso dentro di noi, qualcosa di intangibile e di inesprimibile se non con la profondità dei nostri sguardi...

giovedì 16 settembre 2010

Pacchi regalo con cartapesta e fantasia

Con un pò di manualità e di  fantasia si possono creare cose molto graziose. Non è necessario avere chissà quali competenze, solo buona volontà e un pò di creatività.
Oggi vi fornirò una delle possibili creazioni in cartapesta per incartare un pacco regalo, che la mia mente ha prodotto mentre lavoravo la carta.

Procediamo.

Stumenti  necessari:

- due rotoli di cartapesta di diverso colore ( io ho scelto bianco e marrone)
- un fiocco
- una cucitrice
- una forbice

Provvedete a tagliare due pezzi di cartapesta, uno per colore, di una misura maggiore rispetto a quella strettamente necessaria per incartare il regalo.
Prendete uno dei due pezzi tagliati, nel mio caso di colore bianco, e cercate di creare una sorta di cestino, avvolgendo dapprima i lati e poi creando un ovale, aiutandovi con la pinzatrice per fissare i punti che consentano di tener unite le varie parti.

Ora avvolgete il regalo con il foglio dell'altro colore, nel mio caso marrone, a mò di sacchetto, badando a cercare di creare con la parte finale una sorta di fiore, il cui pistillo centrale sarà costituito da una striscetta di cartapesta di colore bianco pinzata al centro del fiore stesso.

Per fissare la parte finale del "sacchetto" utilizzate un nastro di un colore a vostro piacimento con il quale potete fare un fiocco o qualsiasi altra forma vi piaccia. Personalmente ho creato una cravatta, essendo il regalo destinato a mio padre.

Una volta terminato il "sacchetto", infilatelo nel cestello precedentemente creato facendo in modo che si veda la parte immediatamente sotto il nastro.
Et voilà, il vostro regalo è pronto per la passerella.

lunedì 6 settembre 2010

All'Opera con i libri

Argomento di oggi: Libri.
E' da circa due mesi che sono all'opera con la tesi. Uno dei quali impiegato per la solo ricerca in biblioteca di libri e riviste, nonchè su Internet di qualsiasi informazione potesse essermi utile e per la successiva selezione di quanto recuperato.
Avete idea di quante informazioni ci siano in rete e di quanti libri vengano scritti su uno stesso argomento? Ecco, io personalmente l'ho appurato in questa mia fase dell'esistenza. A fine giornata non ci vedevo più dalla fame (in realtà mi capita sempre), alchè mi toccava (ehm... mi tocca) abbuffarmi di dolci per recuperare le forze e scacciare i link che vagavano senza sosta nella mia mente.
Una volta superato questo step (che è paragonabile ad una tortura), ho cominciato a leggere e comprendere gli argomenti trattati, cui ha fatto seguito la stesura (non ancora terminata). E' mentre si abbozza qualcosa che si ammira la figura dello "scrittore".
Lo scrittore ci offre la possibilità di tuffarci in storie avventurose, emozionanti, romantiche, estraniandoci dalla realtà che ci circonda e ritrovando lati di noi che nella vita di tutti giorni non emergono e, perchè no, fornendoci spunti utili.
La quotidianità ci costringe a vivere in contesti talvolta difficili e in condizioni di elevato stress e pressione. La soluzione ideale? Un buon libro. Ci sono talmente tanti libri che credo ce ne possa essere uno adatto ad ognuno di noi. Un libro che ti entri nel cuore, che ti dia il coraggio di fare ciò che altrimenti non oseresti, che ti consenta di evadere, di raggiungere mondi inesplorati, che ti apra la mente e stimoli la tua immaginazione.
Non chiudiamoci tra le mure di casa senza disporre di una "finestrella" aperta sul mondo.

giovedì 26 agosto 2010

Missione Croazia

Rieccomi. Tornata da una breve vacanza in Croazia, a Porec per la precisione, sono pronta per affrontare un nuovo anno: lavoro, studio e tutto ciò che condisce il nostro quotidiano.
Ho messo in un bagaglio quelle poche energie che mi sono rimaste dopo un soggiorno "iperattivo": corsa mattutina (ovviamente non di mia iniziativa :-), sono decisamente contraria alla fatica), qualche ora in spiaggia (tentando di non perdere l'udito a causa della gente che urla impedendo qualunque tentativo di comunicazione), pranzo decisamente abbondante e ricco di dolci (ovviamente in vacanza non ci si dovrebbe limitare, anche se, personalmente, non mi limito a prescindere), pennichella post-pranzo, lunga passeggiata sul mare, shopping in centro (a scapito del partner che avrebbe preferito fustigarsi piuttosto che sorbirsi il centesimo giro nella stessa via con la stessa gente e la stessa merce in pressochè tutti i negozi) e, infine, cena seguita da un'altro giro prima del termine della giornata.
Si dice che andare in vacanza rigenera e rilassa, in realtà c'è talmente confusione e traffico nelle località balneari che ci si troverrebbe più a proprio agio a Milano all'ora di punta.
Nonostante questi aspetti negativi, devo ammettere che visitare nuovi posti e nuove relatà mi affascina, soprattutto se si ha la possibilità di godersi panorami mozzafiato e la natura incontaminata che non tutti hanno la possibilità di ammirare spesso.
Credo che questo porti davvero a ritrovare se stessi, il giusto equilibrio corpo-anima ed è ciò che ci porta a ritrovare la giusta carica.
Nel corso del soggiorno, ho avuto modo di fare un escursione ai Laghi del Plitvice, nell'entroterra della Croazia, una sorta di mare delle Maldive contornato da foresta tropicale: un territorio ricoperto da 16 laghi e numerose cascate.
Una meraviglia che vale la pena vedere se si passa da quelle parti. Se avete un partner con assidui attacchi di fame vi consiglio una borsa frigo colma di cibarie, altrimenti vi capita di doverlo riaccendere dopo frequenti "stand-by"; si tratta infatti di un percorso di 3 ore (o più se lo si preferisce), accessibile a tutti, ma nel complesso stancante soprattutto se si arriva in bus o in auto da punti della Croazia che distano qualche ora.
Il contatto con questo Parco mi ha donato sensazioni di pace, serenità e armonia con tutto ciò che mi circondava. Rumori, suoni, colori che rappresentano la ricetta naturale di quel farmaco che cura la nostra anima.
Non si ha l'opportunità di visitare questi luoghi assiduamente, ma a volte basta una lunga passeggiata nel parco sotto casa per ritrovare le energie ed estraniarsi dalla realtà, osservando la natura, ascoltando i suoni che i suoi elementi producono e gli odori che emanano per entrare in un altro mondo, un pò come "Alice nel paese delle Meraviglie".
Piccoli gesti e piccole abitudini che potrebbero migliorare il nostro quotidiano.

mercoledì 4 agosto 2010

Buonasera (il saluto è d'obbligo), non fornirò una descrizione di me stessa, sarà ciò che scriverò e pubblicherò a rendere l'idea di ciò che sono o meglio, di ciò che voglio che pensiate che io sia.